Comunicare fa parte della nostra natura e ha contribuito alla nostra evoluzione, risultando essenziale nei momenti di difficoltà, come quello attuale: ma come farlo in modo efficace in un contesto nuovo, in cui mai come prima i consumatori chiedono ai brand vicinanza, affidabilità e trasparenza? Parola a Barbara Monteleone, Strategic Planner di Ottosunove.
Quando la realtà ci appare minacciosa o incerta, possiamo essere influenzati dal cosiddetto effetto struzzo, un bias cognitivo di rimozione, che ci fa “nascondere la testa nella sabbia”per evitare di affrontare il pericolo che abbiamo davanti a noi
Il nostro cervello rettiliano si attiva per proteggerci se sente che il pericolo è vicino: rispetto al climate change, il coronavirus ci sprona a cambiare stile di vita perché ci manaccia nel “qui e ora”
L’istinto di sopravvivenza per primo, poi la voglia di non restare a mani vuote: ecco cosa ci spinge a livello non conscio a prendere d’assalto i supermercati anche se sappiamo benissimo che verranno riforniti giornalmente
Sebbene il neuromarketing ricordi quanto amiamo le abitudini, la novità esercita comunque un fascino importante su di noi: tutta questione di ricompense
Un esperto di neuromarketing illustra come i consumatori più propensi a indulgere nei piaceri siano quelli che, alla fine, acquistano più volentieri. Ma attenzione a non esagerare.
L’87% dei consumatori, prima di acquistare, controlla online se il prodotto faccia al caso suo. Ma come cambia la percezione tra mouse e schermo touch?
Barbara Monteleone, Strategic Planner di OSN, ha partecipato all’evento organizzato da Walnut Unlimited con un interessante case su Segafredo. Vediamo com’è andata.
Il rischio: è questo il tema del nostro quarto appuntamento con la teoria dei nudge e, in particolare, con l’analisi…