Tra gli strumenti più ingombranti e costosi, c’è la risonanza magnetica funzionale, un tool però fondamentale per scoprire quali aree si attivino nel cervello di fronte a un particolare stimolo, interno ed esterno.
Scoprire quali associazioni implicite sono collegate a brand e prodotti è essenziale per veicolare correttamente i propri messaggi: è con l’IAT che possiamo osservarlo
Parola a Rossana Clementi, pm di Ottosunove, che traccia un bilancio dell’esplosione del bio, che dalla GDS ha conquistato anche la GDO.
Scoprire quali stimoli riescono ad attivare il cervello, che tipo di onde esso genera in risposta: ecco cosa misura l’EEG, strumento che il neuromarketing utilizza molto spesso per testare l’efficacia di spot, prodotti o allestimenti in store
Le nostre reazioni emotive di fronte a uno stimolo sono spesso impercettibili: per questo il neuromarketing osserva le risposte fisiologiche (HR, GSR) che il nostro corpo offre quando esposto a un determinato stimolo
Per provare l’efficacia di campagne pubblicitarie e prodotti, ci si può affidare all’eye-tracking e comprendere cosa cattura lo sguardo del pubblico
Come modificare un packaging senza tradire i valori del brand? Uno studio di neuromarketing sulle etichette delle bottiglie di vino ci regala utili insight
Alimenti sani in bella mostra, ricettari e cibo spazzatura posizionato lontano dallo sguardo. Un supermercato di Londra prova a favorire abitudini d’acquisto più sane: ma funziona?
Dalla componente visual padrona della scena ai trend su si basano le scelte d’acquisto, analizziamo come cambia il F&B al tempo dei user generated content