In passato abbiamo già approfondito la scienza del sensory marketing e come i sensi aiutino ad aumentare le vendite in-store, questa volta vogliamo invece parlare di come i sensi e il marketing emozionale abbiano un effetto dirompente anche nei video e negli spot pubblicitari, creando forti ricordi nella memoria a lungo termine.
Negli spot televisivi dei grandi marchi non è raro trovare dei richiami sensoriali, soprattutto in quelli legati al cibo, eppure molti prodotti e servizi continuano ad essere promossi puntando solo all’aspetto visivo. Secondo Martin Lindstrom, uno dei massimi esperti di neuromarketing e autore di “Brand Sense: Sensory Secrets Behind The Stuff We Buy”, le aziende devono indirizzare il proprio messaggio facendo appello alle emozioni dei consumatori e toccando più sensi possibili. “I brand devono attivarsi per offrire una piena esperienza sensoriale ed emozionale. Non è sufficiente presentare un prodotto o servizio solo visivamente in un annuncio “, afferma l’autore danese.
Lindstrom, nel suo libro, illustra come i grandi marchi abbiano deciso di incorporare diversi sensi nelle loro strategie di branding. Prendete ad esempio la marca statunitense di chewing gum Wrigley 5, il cui pay-off è “Stimulate Your Senses”. I suoi spot sono spesso impostati in un ambiente futuristico e sono destinati a mettere in scena l’atto ordinario della masticazione collegandolo ad esperienze al cardiopalma, catturando e trasferendo al pubblico la sensazione che si prova nel momento prima di fare qualcosa di elettrizzante.
Esistono anche diverse tecniche video che mirano a coinvolgere i sensi e le emozioni degli spettatori. Ce n’è una in particolare presa in prestito dal cinema e che sta diventando sempre più popolare tra i video maker: la ripresa in soggettiva o POV (point of view). Di solito questo genere di riprese sono girate all’altezza degli occhi del personaggio, sia che sia seduto, disteso per terra o in piedi, e gli spettatori si sentono come se fossero loro stessi nel bel mezzo dell’azione. L’impostazione di un particolare angolo di ripresa è un modo potente per controllare come il pubblico possa reagire o accettare la comunicazione. Questa tecnica è particolarmente diffusa in pubblicità per prodotti legati a sport estremi o ad attività all’aria aperta, ma le applicazioni possono essere infinite.
Ci sono anche altre tecniche riprese dal grande schermo che possono contribuire a stimolare determinate percezioni sensoriali del pubblico. Tra queste ricordiamo l’utilizzo di filtri di colore specifici, l’inserimento di suoni profondi e familiari come la respirazione o il battito cardiaco, riprese in primo piano di parti del corpo, inquadrature ravvicinate di azioni come mangiare o toccare oggetti, la riproduzione di musiche con un tempo coordinato alle sequenze di immagini. Tutte queste tecniche mirano a stimolare il cervello più profondo degli spettatori richiamando inconsciamente le proprie esperienze personali, ma per ottenere il massimo risultato da questi accorgimenti è fondamentale avere chiara in mente la sensazione che si vuole trasmettere.
Queste tecniche riescono ad essere efficaci grazie ai cosiddetti neuroni a specchio, i quali ci permettono di far vivere le stesse sensazioni dei personaggi anche dietro uno schermo. Il cervello infatti non distingue tra ciò che ci sta accadendo e ciò che stiamo solo vedendo. Ecco perché i nostri cuori iniziano a battere quando guardiamo un film horror, anche se siamo comodamente seduti nel nostro salotto, oppure sbadigliamo quando qualcun altro lo fa, o siamo portati a frenare con il piede anche quando non siamo noi a guidare. Studi hanno dimostrato che questi neuroni specchio non sono attivi solo nella parte del cervello che controlla i movimenti, ma anche in quelle aree dove vengono elaborate le esperienze fisiche, il dolore e le emozioni. Pertanto se si riesce a provocare una reazione emotiva, allora è più facile che il video abbia successo.
Inoltre recentemente sono comparsi online anche dei video con persone che bisbigliano, picchiettano le dita, graffiano oggetti, girano pagine, increspano la carta o emettono suoni con la bocca. Per alcune persone ascoltare questi suoni provoca una sensazione piacevole di rilassamento nella testa, e il fenomeno è stato soprannominato Braingasm o ASMR (Autonomous Sensory Meridian Response). Da qualche settimana l’agenzia pubblicitaria BBDO di Pechino ha lanciato due video promozionali del brand di cioccolato Dove, utilizzando proprio questa tecnica. Uno dei video mostra un uomo mentre macina dei semi di cacao sussurrando frasi come “più macino, più diventa setoso”. Non c’è ancora alcuna evidenza scientifica che provi l’efficacia dell’ASRM, ma BBDO ha affermato che i due film sono stati sottosposti a prove neuroscientifiche e non ci resta che aspettare i risultati.
Di seguito vi proponiamo una raccolta di video che hanno saputo emozionare e stimolare sapientemente delle sensazioni sensoriali. Per avvertire meglio gli effetti consigliamo di prenderne visione a schermo intero e indossando delle cuffie. Buona visione!
Fonti AMERICA EXPRESS – AdvertisingAge – VideoMaker – DSVideo – ADDEDVALUE –
Comments by Gero Di Bella