IN BREVE

Stringere unilateralmente la mano aumenta l’attività neuronale nel lobo frontale dell’emisfero controlaterale. Tale stretta è anche associata a un maggiore manifestarsi di una “modalità di elaborazione” di un dato emisfero.

Insieme, queste scoperte suggeriscono la possibilità di impiegare la stretta unilaterale delle mani per testare ipotesi riguardanti le specializzazioni degli emisferi cerebrali durante la codifica e il recupero della memoria.

Questa possibilità è stata testata analizzando gli effetti della stretta unilaterale delle mani sulla memoria episodica.

Il modello di Asimmetria tra Codifica e Recupero (Encoding/Retrieval Asymmetry – HERA) propone l’idea che le regioni prefrontali sinistre siano associate alla codifica, e le regioni prefrontali destre al recupero, di ricordi episodici.

È stato ipotizzato che la pre-codifica realizzata stringendo la mano destra (attivazione dell’emisfero sinistro) e il pre-richiamo realizzato stringendo la mano sinistra (attivazione dell’emisfero destro) si tradurrebbero in una memoria superiore.

APPROFONDIAMO

Il semplice stringere una piuttosto che l’altra mano aumenta l’attività neuronale del lobo frontale nell’emisfero opposto (controlaterale).

Le misurazioni elettroencefalografiche (EEG), dimostrano che stringere la mano sinistra per appena 90 secondi, aumenta l’attività dell’emisfero destro e una simile stretta con la mano destra aumenta l’attività dell’emisfero sinistro.

Questo modo di stringere le mani è anche stato associato al maggiore manifestarsi di una modalità di elaborazione emozionale di un dato emisfero.

Specificamente, stringere la mano destra (attivazione dell’emisfero sinistro) piuttosto che stringere la mano sinistra (attivazione dell’emisfero destro) si traduce rispettivamente in maggiori stati emozionali di tipo approccio (es: felicità, rabbia) e allontanamento (es: tristezza, ansia).

Poiché la corteccia prefrontale sinistra è associata al manifestarsi di emozioni di tipo approccio e la corteccia prefrontale destra di emozioni di tipo allontanamento, questi risultati indicano che stringere unilateralmente la mano in modo sostenuto, attivando in modo differenziato l’uno piuttosto che l’altro emisfero, aumenta il manifestarsi di processi associati all’emisfero più attivo.

Quanto sopra esposto offre le allettanti possibilità che stringere unilateralmente la mano i) possa essere un metodo attuabile (e innovativo) mediante cui esplorare le specializzazioni degli emisferi cerebrali negli umani intatti e possa aumentare le prestazioni sui compiti che richiedono in modo differenziato le risorse neurali dell’uno piuttosto che dell’altro emisfero.

Poiché si pensa che i due emisferi cerebrali siano coinvolti in modo diverso in numerose funzioni, incluso il linguaggio, le emozioni, l’elaborazione spaziale e le informazioni locali/globali, stringere unilateralmente le mani può essere vantaggioso nelle analisi che variano dalle ricerche di base alle applicazioni cliniche.

Gli effetti della stretta unilaterale delle mani sullo stato emotivo/motivazionale sono stati documentati e almeno un altro studio ha manipolato l’attivazione emisferica mediante l’azione di stretta unilaterale delle mani al fine di testare le ipotesi riguardanti i contributi emisferici asimmetrici all’elaborazione percettiva.

Tuttavia non esiste attualmente ricerca che abbia esaminato la cognizione, e in particolare l’elaborazione dei ricordi, in funzione dell’attivazione emisferica indotta stringendo unilateralmente le mani.

Il modello di Asimmetria Emisferica tra Codifica e Recupero (HERA) propone che le regioni prefrontali sinistre siano associate alla codifica, e le regioni prefrontali destre al recupero, di ricordi episodici.

Poiché l’attività maggiore di un dato emisfero è associata a un aumento nella modalità di elaborazione di quell’emisfero (cioè il ragionamento delineato sopra), aumentare l’attività neuronale di uno o dell’altro emisfero immediatamente prima della codifica e immediatamente prima del richiamo delle informazioni dovrebbe influenzare la capacità di richiamo, nel contesto del modello HERA.

Dato il rapporto tra la stretta della mano e l’attività corticale, e il congiunto coinvolgimento differenziato degli emisferi destro o sinistro proposto dal modello HERA rispettivamente nella codifica o nel recupero di informazioni episodiche, si ipotizza che stringere la mano destra (attivazione dell’emisfero sinistro) prima della codifica e stringere la mano sinistra (attivazione dell’emisfero destro) prima del richiamo, si tradurrebbero in un migliore richiamo di informazioni episodiche.

Autori Ruth E. Propper Sean E. McGraw Tad T. Brunyé Michael Weiss

Articolo Originale in Lingua Inglese @PLOSONE @Riccardo Falcinelli

Tradotto da Concetta Sorace