In ambito marketing si dibatte piuttosto spesso su quanto, e come, vadano sollecitati i sensi dei consumatori per creare in essi ricordi piacevoli o per favorire l’acquisto di un prodotto. Quasi sempre, però, ci si sofferma sui sensi che si pensano più importanti e potenti, primo fra tutti la vista. L’olfatto invece è il nostro senso più sensibile e gioca un ruolo decisivo nella formazione di ricordi che si costruiscono e permangono a lungo nel nostro cervello. Le sensazioni che proviamo e che diventano memorie sono suscitate da ciò che accade nell’ambiente e, molto spesso, sono associate ad un’esperienza precedente. Per questo, con il tempo alcune sensazioni diventano segnali affidabili, segnali positivi, familiari e di cui tendiamo a fidarci. Molto spesso queste sensazioni sono suscitate da memorie olfattive.
(Fonte: Intelligenza empatico sociale, 2010, Franco Angeli).
Ma perchè gli odori incidono in maniera così potente sul nostro cervello? Come spiega Steven Semoff, ricercatore presso Scent2market, l’olfatto rispetto agli altri sensi è più direttamente collegato alle aree del cervello responsabili dell’elaborazione delle emozioni. I profumi arrivano immediatamente al sistema limbico, che è il centro di controllo emotivo del cervello e quindi gli odori scatenano subito un’emozione, mentre gli altri sensi devono essere prima elaborati.
- Olfatto: un senso spesso sottovalutato
“Nel mondo degli essere viventi, il naso apre la strada”, afferma Eric Spangenberg, professore alla Washington State University College of Business. Il naso umano è dotato di circa 400 recettori geneticamente distinti, i quali entrano in sintonia con specifici costrutti chimici. Il nostro sistema olfattivo è l’ultimo di una lunga serie di sistemi di rilevamento chimico che gli esseri viventi hanno sviluppato, partendo dagli antichi istinti per procurarsi il cibo e difendersi dai nemici. L’olfatto è un senso straordinariamente potente.
La rilevanza dell’olfatto viene effettivamente utilizzata all’interno dei punti vendita, per la sua influenza sulla scelta dei consumatori. I brand cercano di creare atmosfere particolari attraverso la diffusione di profumi e aromi ritenuti piacevoli, ma risultano a volte troppo complessi.
Una ricerca condotta dal professor Spangenberg e un team di colleghi svizzeri, ha dimostrato invece che le persone percepiscono con maggiore positività un profumo semplice. I test sono stati effettuati per un mese all’interno di uno store alternando la mancanza di profumo, la diffusione di un aroma semplice e quella di uno complesso: gli acquirenti che avevano speso di più (+ 20%) era quello che aveva effettuato gli acquisti in presenza del profumo più semplice.
- Andy Myers
Uno degli speaker di CERTAMENTE – Italian Neuromarketing Days che si svolgerà a Milano nei giorni 10 – 11 Maggio 2018, parlerà proprio dei vantaggi dell’utilizzo dell’olfatto in ambito marketing.
Andy Myers, direttore di Walnut Unlimited ed esperto nel settore delle neuroscienze cerebrali cognitive, presenterà infatti un interessante business case.
Fonti
News.edu, Washington State University
Magazine.wsu.edu, magazine della Washington State University
Corriere.it, quotidiano online
Independent.co.uk, quotidiano online
Intelligenza empatico sociale, 2010, Franco Angeli
Comments by Marco Ceste