La cornice attraverso cui osserviamo la realtà influisce in maniera determinante sul modo in cui processiamo gli stimoli, influendo sul nostro decision making anche in situazioni particolari come quella attuale, legata a COVID-19
Tra gli strumenti più ingombranti e costosi, c’è la risonanza magnetica funzionale, un tool però fondamentale per scoprire quali aree si attivino nel cervello di fronte a un particolare stimolo, interno ed esterno.
Scoprire quali associazioni implicite sono collegate a brand e prodotti è essenziale per veicolare correttamente i propri messaggi: è con l’IAT che possiamo osservarlo
Scoprire quali stimoli riescono ad attivare il cervello, che tipo di onde esso genera in risposta: ecco cosa misura l’EEG, strumento che il neuromarketing utilizza molto spesso per testare l’efficacia di spot, prodotti o allestimenti in store
Le nostre reazioni emotive di fronte a uno stimolo sono spesso impercettibili: per questo il neuromarketing osserva le risposte fisiologiche (HR, GSR) che il nostro corpo offre quando esposto a un determinato stimolo
Per provare l’efficacia di campagne pubblicitarie e prodotti, ci si può affidare all’eye-tracking e comprendere cosa cattura lo sguardo del pubblico