Immagina di uscire un venerdì pomeriggio dal lavoro, stanch3, appesantit3 da una lunga settimana di lavoro; la testa piena di…
La cornice attraverso cui osserviamo la realtà influisce in maniera determinante sul modo in cui processiamo gli stimoli, influendo sul nostro decision making anche in situazioni particolari come quella attuale, legata a COVID-19
Tra gli strumenti più ingombranti e costosi, c’è la risonanza magnetica funzionale, un tool però fondamentale per scoprire quali aree si attivino nel cervello di fronte a un particolare stimolo, interno ed esterno.
Scoprire quali associazioni implicite sono collegate a brand e prodotti è essenziale per veicolare correttamente i propri messaggi: è con l’IAT che possiamo osservarlo
Scoprire quali stimoli riescono ad attivare il cervello, che tipo di onde esso genera in risposta: ecco cosa misura l’EEG, strumento che il neuromarketing utilizza molto spesso per testare l’efficacia di spot, prodotti o allestimenti in store
Le nostre reazioni emotive di fronte a uno stimolo sono spesso impercettibili: per questo il neuromarketing osserva le risposte fisiologiche (HR, GSR) che il nostro corpo offre quando esposto a un determinato stimolo
Per provare l’efficacia di campagne pubblicitarie e prodotti, ci si può affidare all’eye-tracking e comprendere cosa cattura lo sguardo del pubblico