“La creatività è contagiosa, trasmettila!” è una delle lezioni di vita che ci ha lasciato in eredità Albert Einstein. Da sostenitori convinti della fomazione continua, o lifelong learning, quest’anno non ci siamo lasciati scappare l’occasione di partecipare alla 14a stimolante edizione del Creativity Day, l’evento organizzato da Inside Training, che attrae ogni anno maker, sviluppatori, startupper, imprenditori, blogger, designer, art director, responsabili marketing e tutti coloro che amano la creatività e la comunicazione.

Quest’anno i 21 interventi si sono svolti in parallelo e sono stati suddivisi in tre percorsi tematici seguendo il motto “#CreativiSiNasce, #GeekSiCresce, #InnovatoriSiDiventa”.

Noi abbiamo scelto il percorso #InnovatoriSiDiventa e la mattina è cominciata con l’intervento sull’uso strategico dei Big Data di Stefano Alpi che si definisce Analytics Evangelist & Big Data Enthusiast. Particolarmente interessante è stata la presentazione della case history di AirBnb che, attraverso un algoritmo, è in grado di analizzare i dati provenienti dal web al fine di suggerire ai padroni di casa qual è il prezzo più indicato per un particolare periodo, in una determinata area. Applicazione molto utile per esempio nel caso di eventi in corso nella tua zona, dove il costo di un pernottamento può subire una maggiorazione.

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Anche il Ministero del Lavoro sta utilizzando un algoritmo attraverso l’Interest Profiler, uno strumento di orientamento e ricerca attiva del lavoro che, attraverso la compilazione di un questionario che individua le caratteristiche della personalità, è in grado di abbinare le offerte di lavoro del piano Garanzia Giovani ai curriculum dei candidati. Altro possibile e valido utilizzo dei dati riguarda l’analisi della ricchezza media di una determinata area geografica, per consentire alle imprese di scegliere il luogo più adatto per l’apertura di un’attività.

Dopo la presentazione di Stefano Guerrieri con delle case history sullo sviluppo di un business model canvas ed una breve pausa caffè, è stato il turno di uno degli interventi più coinvolgenti della giornata. Il creativo Pasquale Diaferia ha parlato di creative writing e instant advertising presentando tre casi tanto curiosi quanto rilevanti. Il primo riguarda il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri e la Ceres, noti entrambi per un utilizzo singolare dei propri account social. In seguito ad uno scambio di tweet al vetriolo in merito all’incontro del Papa con Fidel Castro all’Avana, il senatore ha iniziato una campagna di boicottaggio della birra, ma il trolling dell’azienda danese ha però avuto la meglio con un ritorno di immagine non indifferente.

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Il secondo caso riguarda la neo eletta Miss Italia, Alice Sabatini, e la sua ormai celebre gaffe in cui ha dichiarato che le sarebbe piaciuto vivere durante la Seconda Guerra Mondiale. National Geographic ha cavalcato l’onda dell’ironia scatenata sui social dall’affermazione e ha utilizzato la ragazza come testimonial in un instant promo per lanciare il ciclo di appuntamenti dal titolo “La verità sulla Seconda Guerra Mondiale”, dichiarando sui social di voler esaudire i desideri della Miss.

Dopo la pausa pranzo è stato il turno del keynote comune a tutti e tre i percorsi tematici dal titolo “Intra-prenditori: Life isn’t about finding yourself. Life is about creating yourself!” tenuto da Andrea Guida, designer esperto di processi collaborativi, che ha riportato le dieci regole per essere intraprendenti nella costruire la propria carriera professionale.

Il pomeriggio è continuato con l’editor di NinjaMarketing Alberto Maestri, che ha tenuto un intervento da noi molto apprezzato sulla gamification come strumento di marketing. Ha cominciato parlando di due casi di scarsa comprensione delle dinamiche portate dalla rivoluzione del web 2.0, e la prima riguarda Esselungache ha fatto chiudere un account fake della propria catena di supermercati, che era tanto falso quanto virale. Un’occasione mancata per sfruttare questa visibilità gratuita.

La seconda riguarda il flop, o forse è meglio dire effetto boomerang, della campagna Enel #Guerrieri che invitava gli utenti a condividere le proprie storie di vita quotidiana. La trovata si è ritorta contro l’azienda quando gli utenti hanno cominciato in massa ad utilizzare l’hashtag per contestare l’operatore elettrico.

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Un esempio di utilizzo giocoso e rischioso dei social è stato messo in atto dall’azienda di snack e cracker Wheat Thins, la quale ha chiesto ai propri followers di controllare se il bottone dei retweet funzionasse ancora. Tutto si è tradotto in una raffica di retweet e anche qualche commento non proprio lusinghiero.

#Expotogether è invece la campagna ben riuscita di Fiat per Expo 2015.

Collegandosi alla tematica dell’evento, la casa automobilistica italiana ha invitato le altre aziende concorrenti a partecipare ad una cena virtuale e simbolica, con i piatti tipici dei rispettivi Paesi. Ford, Volkswagen, Toyota e Renault hanno colto con ironia l’invito, rispondendo prontamente alla rivale. Una sorta di tregua all’insegna del cibo e un co-marketing un po’ borderline, ma che ha portato parecchio beneficio a Fiat.

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Il primo degli ultimi tre interventi è stato di Andrea Cattabriga di Slowd che ha esposto progetti di re-design della tradizione attraverso l’utlizzo della stampa 3D. Successivamente Luigi Mora, responsabile digital per Expo Milano 2015, ha parlato di project management in contesti complessi, e infine Francesco Marino, direttore della rivista Digitalic, ha condiviso le dieci cose che ha imparato durante la sua esperienza editoriale.

In conclusione, la formula ci è piaciuta e gli spunti sono stati tanti, pratici e validi. Consigliamo quindi a chi fosse incuriosito di approfittarne e partecipare all’ultima tappa che si terrà il 14 ottobre a Milano.